I motivi per essere ottimisti

10.01.2024 11:15 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
I motivi per essere ottimisti
Vocegiallorossa.it

Dopo la sesta giornata di campionato, la Roma si trovava nei bassifondi della classifica. Era appena stata presa a sberle dal Genoa e aveva solo cinque punti in classifica, che la sbattevano al sedicesimo posto in classifica, con soli 2 punti in più di Salernitana, Udinese ed Empoli, 3 punti in più del Cagliari, fanalino di coda. Quello è stato senza ombra di dubbio il punto più basso della stagione: tanto per capirci, se il campionato fosse iniziato dalla settima giornata in poi la Roma sarebbe ora a pari punti della Lazio, avrebbe sei punti in più dell’Atalanta, a un punto dal Bologna, 2 punti di vantaggio sulla Fiorentina. Sarebbe a pari merito con il Milan e accorcerebbe notevolmente la distanza rispetto a Juventus e Inter.
Questo per far capire quanto abbia inciso la falsa partenza della Roma. I giallorossi hanno, quindi, meno possibilità di sbagliare rispetto alle altre ma, nonostante le difficoltà, gli infortuni e i sussurri sul futuro di José Mourinho, la Roma è stata capace di riagganciare il treno per Champions, rimanendo aggrappata con tutta la forza a disposizione agli ultimi vagoni, e vedendo la locomotiva sbuffare a poca distanza.
L’emergenza difensiva non lascia tranquilli, così come le condizioni fisiche di molti big, sempre a rischio infortuni, ma la capacità dei capitolini di rimontare un così ampio svantaggio e la capacità di resistere in classifica nonostante questo filotto di big match (anche grazie agli stop delle altre squadre), e con tutti questi problemi in difesa, fa essere ottimisti per la seconda parte di campionato.

IL GRUPPO – Basta guardarli. Basta vedere che chi esce rimane in panchina e tifa come fosse un tifoso qualunque, basta vedere le corse che tutti fanno per esultare, la gioia, la grinta e la voglia che mettono in campo. Il gruppo è saldo e questa è la base per costruire qualcosa di buono.

NON SI MOLLA UN…CENTIMETRO – Un gruppo sano e unito produce una squadra che, in campo, lotta fino all’ultimo, e non è un caso se spesso i giallorossi trovano il gol nell’ultimo quarto d’ora di gara. Non è solo una questione di tenuta fisica, ma anche di mentalità, di voglia di vincere, voglia di non mollare nulla fino all’ultimo. Un segnale positivo.

L’EMERGENZA DIFESA – Detta così, dovrebbe essere un fattore negativo. Rigiriamo, però, la questione. È difficile che ci siano tante squadre nel mondo che hanno sì e no un centrale difensivo sano. In questo momento, l’unico fisicamente a posto è Huijsen, ragazzo di 18 anni sbarcato a Roma da meno di una settimana e neanche di proprietà della Roma. Una situazione kafkiana ma, nonostante ciò, la squadra di Mourinho sta più o meno reggendo. Contro l’Atalanta, i giallorossi hanno giocato meglio e avrebbero meritato indubbiamente la vittoria. Non è arrivata, è vero, ma se la Roma è capace di offrire uno spettacolo più che buono in queste condizioni la situazione potrà solo che migliorare. Una squadra allo sbando, e con un General Manager dimissionario e un allenatore in scadenza, avrebbe già mollato o mostrerebbe gravi crepe e segni di cedimento. Tutto il contrario di quanto mostrato dalla Roma, in questo periodo, al di là dei risultati altalenanti.

MOTIVI PER NON ESSERE OTTIMISTI – Ce ne sono ovviamente, non lo neghiamo, ma di negatività è pieno il web e, come diceva Marco Aurelio, “la felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi pensieri”. Proviamo, quindi, a focalizzarci sulle cose buone che, nonostante le apparenze, non sono poche.