Gli stessi errori. Sempre gli stessi errori

30.09.2015 01:35 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Gli stessi errori. Sempre gli stessi errori

“L'avessimo preparata come con il Barcellona non avremmo perso tre gol”. Parola di Alessandro Florenzi, subito dopo il fischio finale. Si può sostanzialmente riassumere così la sconfitta della Roma. Le big preparano ogni partita allo stesso modo e giocano con la stessa intensità. Colpa dell'allenatore (che ha anche ammesso di aver sbagliato formazione) e dei giocatori. D'altronde quest'anno i capitolini, dopo una bella prestazione, si adagiano e faticano tremendamente nella gara successiva. È successo dopo la bella vittoria contro la Juve, quando la Roma ha faticato terribilmente a Frosinone giocando una brutta partita. È successo dopo il pareggio contro il Barcellona, quando la squadra di Garcia è stata fermata in casa da un ottimo Sassuolo ed è successo anche ieri. Dopo la larga vittoria con il Carpi, ci si aspettava una Roma aggressiva e concentrata. Niente di tutto ciò: i giallorossi sono scesi in campo troppo morbidi, venendo travolti dall'orda bielorussa.

Problemi di concentrazione, di mentalità, di grande squadra, ma anche problemi tattici. Alla vigilia ci aspettavamo tutti Florenzi alto a destra, con Maicon terzino e Salah con Gervinho in avanti. Un tridente simile avrebbe garantito efficacia ma anche equilibrio, proprio sulla fascia destra dove invece la Roma è stata punita per ben tre volte. Gervinho e Salah non hanno offerto una prestazione irresistibile in fase di copertura mentre Iturbe, ahimè, ha deluso nuovamente, andando spesso a sbattere testardamente contro i suoi avversari, avventurandosi in inutili e inspiegabili dribbling.
A complicare la situazione di Rudi Garcia, anche l'ingresso di Iago Falque, apparso pimpante e in forma. Se stava così bene perché non farlo giocare dall'inizio? Magari facendo riposare Salah che, Frosinone a parte, le ha giocate tutte finora.

Il pessimismo a Roma dilaga ma non è una novità: ci si esalta per una vittoria (o per un pareggio contro il Barcellona) e ci si deprime per una sconfitta. È sconfortante invece vedere gli stessi errori. Sempre gli stessi errori.