Florenzi inesauribile, Ibarbo "lavora come un fabbro", la Roma ce la sta mettendo tutta

“Siamo uniti, compatti”. Questo il messaggio lanciato fuori ma sopratutto dentro il campo dalla Roma. Tutti insieme per remare dalla stessa parte. Direzione Champions, possibilmente. Il passo falso della Lazio restituisce ai giallorossi la seconda piazza ma i capitolini non dovranno più allentare la presa perché la penultima giornata offre un derby con il quale le due squadre si giocheranno la supremazia cittadina ma, soprattutto, gli oltre 30 milioni che la Champions regalerebbe. Mica bruscolini. Chi arriva terzo deve disputare i preliminare ad agosto, con il rischio di fare la fine del Napoli dello scorso anno: non fare mercato aspettando l'ingresso diretto nell'Europa che conta. Un bel grattacapo.

MOTIVAZIONI - Il calendario è leggermente favorevole alla Roma ma questo conta relativamente. Conteranno invece le motivazioni e le condizioni fisiche delle due squadre.
La Roma si è ricompattata e le tensioni, affiorate pubblicamente qualche tempo fa, sembrano solo un lontano ricordo. Il gol di Florenzi all'ultimo secondo e l'esultanza di tutta la squadra (panchina compresa) sono il segnale di un entusiasmo ritrovato a Trigoria.
Niente calcio champagne, intendiamoci, ma almeno si vedono chiaramente i giocatori dare tutto in campo, sbagliando o facendo bene, ma dando sempre tutto.

FLORENZI - Parlare del centrocampista (o forse esterno? Terzino?) è quasi banale a questo punto: come terzino sta convincendo sempre di più (e migliorando giorno dopo giorno sui movimenti che un terzino deve sapere fare in fase di copertura) e come lottatore è una conferma da tempo. Dopo 90 minuti di corsa con uno dei primi caldi di stagione, ha avuto la forza di fare il coast to coast prima di sparare una cannonata in rete. Non solo: poco prima, era andato in pressing solitario (solitario non per mancanza di voglia dei suoi compagni ma di fiato, probabilmente) su Perin. Non si risparmia mai, corre continuativamente e corre bene, non a vuoto.

IBARBO - Parlare di Florenzi è quindi banale ed è giusto sottolineare anche la prova di Ibarbo. In avanti ha fatto poco, bisogna dirlo, ma in copertura è stato fondamentale. Garcia non ha usato mezze misure: “Lavora come un fabbro” ha ammesso a Roma Tv. Contro il Genoa ha fatto quasi il centrocampista, ripiegando sulla fascia ma rubando il pallone anche in mezzo al campo. Così facendo magari perde lucidità in avanti ma è anche lui l'emblema di una Roma che ce la sta mettendo tutta per arrivare seconda.
Non sarebbe certamente una vittoria, viste le premesse (e le promesse) di qualche mese fa ma almeno non verrebbe pregiudicato anche il mercato estivo. E quindi, di conseguenza, la prossima stagione.