È già la Roma di De Rossi, ma i calciatori ci devono credere

22.01.2024 17:45 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
È già la Roma di De Rossi, ma i calciatori ci devono credere
Vocegiallorossa.it

La prima panchina in Serie A, la prima panchina con la Roma, davanti a 62.000 spettatori. Una gara che Daniele De Rossi ricorderà per tutta la vita, una partita che i giallorossi vincono e questa, al di là dell'aspetto emotivo, è la cosa che conta più di tutti. Il fantasma di Mourinho aleggia ancora soprattutto nei cuori dei tifosi (tanti gli striscioni di ringraziamento per lo Special One esposti nei vari settori dello stadio), ma si può serenamente dire che quella andata in campo contro l'Hellas Verona è già la Roma di De Rossi. Un nuovo schema di gioco, la difesa che torna a quattro molto alta, nuove trame tattiche, un gioco fatto di possesso palla, aperture sugli esterni, la ricerca di Lukaku centralmente per favorire gli inserimenti dei centrocampisti. Si è visto tanto di De Rossi nel primo tempo del match. Una frazione di gioco che i giallorossi dominano e che termina con un doppio vantaggio, grazie alle reti di Lukaku e di capitan Pellegrini. Quarantacinque minuti che volano via abbastanza piacevoli da vedere (contro la noia che spesso contraddistingueva le partite di Mou).

Poi però le partite durano 90 minuti e c'è tutto un secondo tempo in cui la squadra, alla prima difficoltà, ha smesso di credere in quello che stava facendo. Il possesso palla si è trasformato in lanci lunghi di alleggerimento che rilanciavano nuovi attacchi dell'Hellas. De Rossi ha fiutato la difficoltà ed è tornato al vecchio sistema di gioco, ma ormai, mentalmente era troppo tardi. Duric, per fortuna, calcia in Curva Nord un calcio di rigore, poi ci pensa Rui Patricio a fare il pasticcio e subire un gol da 50 metri. Il finale è di sofferenza, ma alla fine sono arrivati i tre punti. Con in tre punti in tasca bisogna ripartire da ciò che è stato fatto al meglio, anche perché la sensazione è che finché i calciatori hanno il controllo delle proprie giocate la squadra ha le caratteristiche giuste per poter continuare sulla strada tracciata in questi pochi giorni da mister De Rossi. Serve credergli.