Due cazzotti in quattro giorni: ora la Roma deve rispondere

05.03.2017 12:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Due cazzotti in quattro giorni: ora la Roma deve rispondere
Vocegiallorossa.it

Stanchezza e paura. Due concetti tirati più volte fuori e rigettati altrettante volte da Luciano Spalletti, che ha negato la prima e si è detto stimolato dalla seconda. Difficile escludere del tutto un fattore fisico, specie con così tante partite importanti ravvicinate; complesso ora non farsi prendere dalla seconda, con due obiettivi resi molto, troppo più complicati da centrare nel giro di quattro giorni. Il problema, quello vero, è però che tutto questo è accaduto in un modo solo. Simone Inzaghi mercoledì ha tracciato la linea, Maurizio Sarri ha preso ispirazione e dato una spolverata di quelle idee al suo rodato meccanismo, non trovando dall’altra parte delle contro-contromisure di livello sufficiente. L’intasamento di calendario può essere anche letto in questo senso: se oggi all’Olimpico ci fosse stata una squadra con valori tecnici minori di quelli degli azzurri e con un tecnico meno preparato, ci sarebbe stato più tempo per assorbire il problema e risolverlo.

Dopotutto, all’andata andò proprio così, con un Napoli non ancora abile a cavarsela dopo l’infortunio di Arkadiusz Milik e poi capace, dopo pochi giorni, di reagire al guaio del suo centravanti. Un solo giorno di allenamento vero probabilmente non poteva essere sufficiente per trovare una necessaria reazione contro un avversario di quel tipo e la Roma lo ha pagato, anche oltre il discorso delle rotazioni di una rosa che comunque, relazione semestrale alla mano (53 milioni di perdita, appuntamento al 30 giugno), non poteva evidentemente essere ampliata più di quanto è stato fatto. Le buone notizie, sostanzialmente, sono due: il gol di Kevin Strootman, che passerà inosservato ai più ma che a fine stagione potrebbe risultare decisivo per il secondo posto, giacché mantiene lo scontro diretto a favore della Roma, e i due punti di vantaggio ancora da gestire in undici partite, situazione decisamente migliore, ad esempio, di quella di Coppa Italia. Due punti che concedono ai giallorossi ancora un po’ di tempo per lavorare su loro stessi e rispondere allo scacco mosso loro in questa settimana che certamente rappresenterà un punto di svolta. Perdere altri punti, farsi sfuggire altri obiettivi senza rialzare la guardia dopo due cazzotti presi in questo modo, sarebbe un perseverare che ammetterebbe davvero pochissime attenuanti.