Doveva essere una finale, ma la Roma gioca la peggior partita dell'era De Rossi. Giallorossi scarichi sotto tutti gli aspetti

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La Roma perde 2-1 contro l’Atalanta e dice virtualmente addio al quinto posto considerando che gli orobici ora hanno 3 punti di vantaggio (4 considerando gli scontri diretti favorevoli) e la gara con la Fiorentina da recuperare il 2 giugno a campionato concluso.

Contro l’Atalanta doveva essere una finale, ma la Roma ha disputato la peggior partita da quando De Rossi ha preso le redini della squadra. L’unico aspetto “positivo” è l’aver perso solo di misura perché l’Atalanta si è divorata una quantità industriale di occasioni, dominando il match in lungo e in largo. L’episodio del rigore ha riaperto improvvisamente l’incontro e dato un po’ di verve a un finale che, però, non è cambiato. Atalanta e Roma sono tra le squadre che hanno giocato di più in stagione, ma dal punto di vista fisico e mentale c’è stata una differenza sostanziale.

De Rossi aveva chiesto un ulteriore sforzo ai suoi, apparsi però decisamente scarichi sotto tutti gli aspetti, come se avessero utilizzato tutte le loro ultime energie contro il Bayer Leverkusen. Ora l’obiettivo minimo è quello di difendere il sesto posto (la Lazio è a -1) avendo, per la prima volta dopo tanto tempo, l’occasione di preparare le ultime partite con Genoa ed Empoli con più giorni a disposizione.

La Roma ha perso probabilmente il treno Champions in campionato e forse potrebbe anche non bastare tifare Atalanta in Europa League (se gli orobici le vincono tutte, termineranno almeno quarti). La rincorsa alla manifestazione più importante, che a un certo sembrava alla portata, si è complicata nelle ultime settimane e rischia di sfumare anche nell’anno in cui sarebbe bastato il quinto posto. Peccato.