PARCO DEI PRINCIPI - Guardiola: "Un piacere veder giocare la Roma". Robben: "La Roma gioca il miglior calcio in Italia". Muller: "Totti una leggenda a livello mondiale". FOTO!

20.10.2014 18:04 di Claudio Lollobrigida Twitter:    vedi letture
Fonte: Dall'inviato Alessandro Carducci
PARCO DEI PRINCIPI - Guardiola: "Un piacere veder giocare la Roma". Robben: "La Roma gioca il miglior calcio in Italia". Muller: "Totti una leggenda a livello mondiale". FOTO!
© foto di Alessandro Carducci

Tra poco, dall'hotel Parco dei Principi di Roma, il tecnico Pep Guardiola e i calciatori Arjen Robben e Tomas Muller presenteranno alla stampa la gara tra i giallorossi e il Bayern Monaco, che avrà luogo domani allo stadio Olimpico. Vocegiallorossa.it seguirà in diretta l'evento.

Robben: "Saranno due sfide difficili, la Roma gioca il miglior calcio in Italia. Saranno due ottimi test per capire a che punto siamo".

Muller: "Ultimamente abbiamo subito pochi gol. Siamo un'altra squadra rispetto agli ultimi incontri con la Roma".

Più emozionati per l'incontro con il Papa o con Totti?
Muller
: "Di sicuro incontrare il Papa è un grande onore ma siamo qui per il calcio. Siamo concentrati sulla partita".

Totti è il simbolo della Roma, ti senti anche tu il Totti del Bayern?
Muller: "Totti è una leggenda non solo nella Roma ma a livello mondiale. Lo conoscono ovunque. Io sono sulla buona strada ma dovrei cambiare nome per diventare il Totti del Bayern ma nonostante la sua fama vogliamo vincere".

Bayern e City erano le favorite del girone. Vi aspettavate questa Roma?
Robben: "Non è una sorpresa. Faccio i complimenti alla Roma perché non è normale per l'Italia il calcio che giocano loro. Il fatto di essere noi e il City favoritir è dovuto al fatto che la Roma non ha giocato per un po' in Europa. Ma dobbiamo stare attenti perché le insidie sono dietro l'angolo".

Sarà una partita caldissima, come sarà giocare contro la Roma con giocatori come Gervinho rispetto per esempio all'ultima gara contro il Werder Brema?
Muller: "Contenti di giocare contro una squadra che gioca a viso aperto e che non si chiude tutta nella propria metà campo. Questo è calcio".
Robben: "Non sappiamo come giocherà la Roma domani, se si adatterà al nostro gioco e giocheranno con la loro filosofia ma forse dovremo adattarci anche noi perché hanno molta qualità sia avanti che dietro".

Quando Benatia arrivò a Monaco lei dichiarò di non conoscerlo. Ora ha capito di che giocatore si tratti?
Robben: "Non è facile avere un'impressione dalla distanza. ora ho visto che è forte e ci servirà".

Benatia vi ha spiegato come battere la Roma?
Muller: "Guardiola ha parlato con lui, si è informato, ma al giorno d'oggi con tutti i video che ci sono è difficile non riuscire a informarsi ma se ci fossero dei segreti Benatia certamente ci ha aiutato".

Il calcio italiano è livellato verso il basso? Cosa pensa della Juventus?
Robben: "Non penso il calcio italiano sia in fase negativa. Mi sono sorpreso perché il calcio italiano solitamente è difensivo mentre il gioco della Roma è tecnico. La Juve è una squadra diversa ma è molto forte e sarà tosto affrontarla perché sicuramenre supererà il girone".

Ora è il turno di Guardiola

Com'è tornare a Roma?
"Sono molto felice di essere qui, sono stato solo sei mesi ma sono stati sei mesi intensi".

Cosa pensi del match di domani? Pensi siano decisive queste due gare per il girone?
"La Roma è una sfida difficile da affrontare. Ci sono ancora 12 punti in palio, ne abbiamo 6 e siamo in una posizione perfetta. Questo girone si deciderà all'ultimissimo minuto. Ottima ocasione per testare la nostra forma".

Cosa le ha dato l'Italia?
"
Con questo Presidente del Consiglio che avete, Renzi, è un Paese bellissimo. L'Italia è simile alla Catalogna. Vengo volentieri qui in Italia. Ho un bellissimo ricordo della città, della squadra. Importanti gli anni anche al Brescia, mister Mazzone mi ha colpito molto sotto l'aspetto calcistico e umano. So con quale passione si vive qui il calcio”.

Il calcio della Roma è un calcio europeo? Cosa ne pensa?
"Non è facile per un tecnico straniero andare all'estero e impostare il suo calcio. Lui è stato grande. Negli ultimi anni Conte ha fatto bene alla Juve impostando da dietro e anche la Roma lo fa molto bene. Giocano il pallone e per questo sono al vertice. Un gioia veder giocare la Roma, l'ho vista con Cska, con il City e anche con il Chievo. Un piacere veder giocare la Roma".

Alcantara operato in Spagna. Chi ha preso questa decisione?
"Quando un giocatore è infortunato il club non impone la sua volontà. La società può dare la sua opinione ma alla fine è il giocatore che decide. Alcantara è comunque in ottime mani e tornerà presto in forma".

L'essere così tanto forti in Germania può essere uno svantaggio in Champions?
"No, anche perché manca così tanto alla fine della stagione. Quest'anno giochiamo meglio rispetto all'anno scorso, ed è per questo che serve l'allenatore. Non  così facile come sembra vincere in Bundesliga".

Rispetto al campionato, il Bayern fatica un pochino in europa?
"Conosco meglio di voi la Bundesliga, certamente in Europa è più difficile e la sfida la cogliamo volentieri. La Roma ha De Rossi, Totti, Pjanic, Iturbe, Gervinho, centrali veloci e aggressivi. Ho detto ai giocatori che se non facciamo una bella prestazione sarà dura. Mi spiace non ci sarà Keita".

Totti?
"Se a 38 anni giochi con questa continuità la passione per il calcio è indubbia, non c'è un'altra ragione. Lui è perfetto per il calcio di Garcia, gli piace tanto giocare il pallone e l'ispirazione non viene senza il pallone sui piedi ed è incredibile vedere la sua capacità di incidere. A lui va benissimo il fatto di giocatore con tutti questi compagni bravissimi e con tutti questi passaggi. Spero abbia la voglia e il coraggio di continuare così e mi fa tanto tanto piacere ritrovarlo domani, io sulla panchina e lui sul campo. E' quello che è successo anche quando ho giocato qui a Roma, non è cambiato assolutamente niente (ride, ndr). Mi fa piacere che sia ancora in grandissima forma".

CONTINUA

La sala stampa della conferenza del Bayern Monaco
© foto di Alessandro Carducci
La conferenza di Guardiola, Muller e Robben
© foto di Alessandro Carducci