Palermo, De Zerbi: "Fino al 2-0 non avevamo sofferto tantissimo, poi..."

23.10.2016 23:15 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Palermo, De Zerbi: "Fino al 2-0 non avevamo sofferto tantissimo, poi..."

De Zerbi a Premium Sport

“Abbiamo preso tanti gol con Torino e Roma che sono di livello superiore al nostro. Fino al 2-0 non avevamo sofferto tantissimo, poi sì non avevamo creato i presupposti per segnare però cercavamo di ripartire. Dopo siamo stati troppo passivi. Bisogna vedere le cose con realismo, dobbiamo sempre lottare e il problema non è perdere, ma rialzarsi subito perché sapevo che situazione avrei trovato qui, poi è il campo a parlare ma dobbiamo metterci di più. Esonero? Sono preoccupato solo per fare il mio lavoro, cerco di dare un po' più di coraggio alla squadra, non mi spaventa prendere dei gol, voglio che la mia squadra prenda la convinzione di far male all'avversario. È chiaro che non facendo ritiro si fa fatica nel prosieguo. Non è facile riproporre quanto fatto con il Foggia quando allenavo lì, ci sono alcuni elementi che vanno lavorati perché i miei non li conosco. C'è totale disponibilità e si può sempre migliorare, poi bisogna arrivare a un compromesso di gioco, il tecnico deve capire con chi lavora. Non siamo una squadra di contropiedisti, non dobbiamo forzare la giocata ma dobbiamo avere la forza di stare là, chi si salva in Italia sfrutta le ripartenze ma noi non abbiamo queste caratteristiche e quindi dobbiamo passare per il palleggio. Diamanti vuole giocare le palle, anche Nestorovski, ma il gioco passa attraverso la mentalità. Salvezza? Oggi mi mancavano due titolari in difesa e non mi piace parlare di gennaio, ho accettato di allenare questa squadra e ho le mie responsabilità. Si vede poco quello che vorrei fare io, sicuramente non voglio rinunciare a giocare, delle volte ci si riesce delle altre no, non voglio mettermi in braccio il portiere ogni volta”.

De Zerbi a Sky Sport

“Il nostro calcio presuntuoso? Se buttar avanti la palla mi desse la sicurezza di vincere le partite lo farei. Chiaramente ho una mia idea ma anche le caratteristiche dei miei giocatori ci portano a gestire. Non abbiamo velocisti o gente che attacca lo spazio, uno è anche fuori per infortunio. A volte capita che se metti un centrocampista in più scopri la difesa. Quello visto oggi non mi è piaciuto, dopo il secondo gol dovevamo avere un atteggiamento diverso. Fermati nelle ultime tre? Con la Sampdoria stavamo vincendo, con il Torino meglio di oggi, dopo il due a zero non avevamo alibi. Dobbiamo rialzarci per la partita di giovedì. Zamparini? Fino ad oggi con me è stato perfetto. Non ci sentiamo mai dopo la partita. È stato molto corretto, rispettoso. Abbiamo parlato chiaramente, sapevo dove venivo. Dobbiamo dare tutti di più, me compreso. Questa squadra ha un potenziale importante, ma manca ancora l'aspetto mentale. Abbiamo tanti diciannovenni e ventenni, non è facile. Potevamo fare di più, in qualche anno può uscire il reale valore. Giovedì possiamo vincere contro l'Udinese ma dobbiamo avere il giusto atteggiamento. Sarei sorpreso da una chiamata di Zamparini? No, so dove sono venuto. Dobbiamo ripartire da dietro giocando di più la palla altrimenti ti schiacciano”.

De Zerbi in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

“Palermo smontato dopo l’1-0? Sì, ma non è giustificabile per un atteggiamento troppo passivo dopo il 2-0. La Roma la mette sul palleggio, è dura pressarli ma dobbiamo capire che se la squadra parte per salvarsi non è importante perdere, ma ripartire. Giovedì abbiamo una partita importante, dobbiamo rialzarci. Rendimento in casa? Il Palermo deve trovare una fisionomia veloce e avere un atteggiamento giusto, più convinto, con più coraggio e voglia di giocarsi la partita, poi arriveranno i risultati. Non credo che i risultati arrivino dal cielo, credo che arrivino attraverso atteggiamenti che abbiamo avuto. A Genova vincevamo 1-0 fino al 94’, col Torino abbiamo perso, ma il risultato non rispetta l’andamento della partita. Oggi dopo il 2-0 abbiamo mollato troppo facilmente. Cosa c’è da salvare? Fino al 2-0 abbiamo tenuto bene il campo, potevamo ripartire con qualche uomo in più, se vuoi giocarla con più coraggio rischi di subire ancora di più. Quando ho firmato col Palermo sapevo dove andavo, i giocatori sapevano che bisognava lottare. Con l’Udinese una partita importantissima, ma non piove dal cielo: bisogna assumersi le responsabilità tutti. Io sono il primo responsabile, poi tutti dobbiamo fare qualcosa in più in termini di responsabilità. La convinzione va oltre la maglia sudata. Ci vuole sudare la maglia ma anche più atteggiamento diverso. Se sono poco incoraggiato? A me l’incoraggiamento se c’è lo prendo, sono l’ultimo arrivato. Le mie idee me le tengo strette, e vado avanti con loro. Nessuno ha la verità in tasca, chi vince e chi perde. Ho ben chiaro cosa voglio fare, cosa voglio dare alla squadra. Si vede o non si vede, non mi sposta neanche di una virgola. Sapendo anche di andare incontro ai rischi che un allenatore trova. Ma non mi smuovo di un centimetro”.