Milan, Inzaghi: "Qualche mese fa non avrei creduto di poter giocare così contro la Roma"

20.12.2014 23:24 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Milan, Inzaghi: "Qualche mese fa non avrei creduto di poter giocare così contro la Roma"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Inzaghi a Sky Sport

"Io sono felicissimo del risultato, anche in 10 vedevo il Milan padrone del campo con loro in difficoltà e ho anche pensato di poterla vincere. Qualche mese fa non avrei creduto di poter giocare così all'Olimpico contro una squadra che lotta per lo scudetto. Ora questa squadra mi rende orgoglioso, siamo stati fantastici. Mi dispiace per l'espulsione di Armero, il primo era un fallo normale e il secondo un mani volontario. In 10 diventa difficile e se non hai questo cuore a Roma perdi. Queste due partite ci hanno dato la consapevolezza di essere quasi al livello di squadre che lottano per altri traguardi. Non abbiamo ancora fatto niente ma la strada è quella giusta. Noi siamo il Milan, dovremo lottare per scudetto e non solo per il terzo posto. Ora la crescita deve essere graduale, se giochi alla pari con Napoli e Roma puoi arrivare terzo ma senza montarsi la testa. Dobbiamo giocare con questo spirito, anche i complimenti di Garcia e Sabatini fanno piacere. Mi sento sempre allenatore, quando alleni il Milan devi essere ambizioso. Insieme al presidente voglio riportare questa società e questi tifosi ai fasti di un tempo. Se penso a dove eravamo questa estate e al fatto che ora giochiamo così contro la Roma sono bei segnali. Non bisogna montarsi la testa, ma i ragazzi devono avere l'autostima per arrivare lontano. Sabatini ha fatto i complimenti a Galliani, se queste squadre vedono che fanno fatica a betterti vuol dire che siamo sulla strada giusta. Contro il Sassuolo dovremo ottenere i tre punti, la sosta arriva in un momento nel quale abbiamo preso solo 1 gol. Questa squadra non ha mai sbagliato atteggiamento, solo a Genova mi ero arrabbiato per il gol su angolo. I giocatori ascoltano e si impegnano, sono felice per loro perché giocare alla pari con Napoli e Roma darà loro quella consapevolezza che a gennaio ci servirà. Armero? Mi sembrava eccessiva l'espulsione ma non me la prendo con lui, poi penso a Zapata che è sempre criticato ma su Gervinho è stato incredibile".

Inzaghi a Mediaset 

"Nel primo tempo potevamo osare un po' di più? E' vero, siamo stati più bravi nei primi 20 minuti della ripresa. Soffrire così poco a Roma è motivo di grande soddisfazione per noi. Le basi sono buone se penso da dove siamo partiti in estate. Noi sappiamo che abbiamo ampi margini di miglioramento, ma nelle ultime quattro gare abbiamo preso solo un gol su piazzato a Genova. Dobbiamo crescere, ma siamo sulla strada giusta. Essercela giocata alla pari con Napoli e Roma cambia le nostre prospettive. L'unico peccato è fermarci in un momento così. I complimenti di Berlusconi? No, non l'ho ancora sentito, ma so che sarà orgoglioso così come tutti i nostri tifosi. I regali più belli sono i recuperi. Stasera s'è rivisto Alex, poi sarà l'ora di Abate e De Sciglio". 

Inzaghi alla Rai

"Sono felice, abbiamo giocato alla pari con una grande squadra come la Roma. Siamo sulla strada giusta, c'è stata una crescita esponenziale. Abbiamo messo in difficoltà la Roma, avevamo la partita un pugno fino all'espulsione di Armero. È difficile trovare qualcosa di negativo nella prestazione dei ragazzi stasera. Cerco di dare alla squadra convinzioni e certezze. I milanisti ed il presidente saranno orgogliosi, abbiamo giocato alla pari con squadre in lotta per lo scudetto. Non cambierei nessuno dei miei giocatori con quelli della Roma, il presidente Berlusconi sarà orgoglioso dei ragazzi. La Nazionale? C'è la mia disponibilità, sarà felice di dargli una mano per far crescere il calcio italiano".

Inzaghi in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

“Poco da dire, stasera il primo pensiero è stato pensare a quello che si diceva a luglio di questo Milan, da dove partivamo. Queste due partite mi riempiono d’orgoglio, dopo tre mesi stare in campo a giocarcela con Napoli e Roma, venire all’Olimpico con questa voglia è motivo di grande soddisfazione. Dobbiamo crescere e credere sempre di più negli obiettivi massimi che dobbiamo porci, siamo sulla strada giusta. Sono soddisfatto per questa difesa, è stata bistrattata e nelle ultime quattro partite prendere gol solo su angolo giocando con Napoli e Roma è motivo di soddisfazione. Ci sono giocatori che posso nominare, mi piace ricordare Zapata, che è sempre molto bistrattato. Ha fatto una partita monumentale. C’è rammarico di essere rimasti in 10 nel momento migliore, la Roma aveva poca forza, era poco pericolosa, coi cambi pensavo di poterla vincere. Non avrei mai pensato di poterla vincere, aver avuto questa convinzione è motivo importante. Poi rimani in 10, togli Honda che stava facendo una grande partita, non meritavamo di perdere. Lotta di testa? La Roma sta facendo grandi cose, la Juventus è una grande squadra, sarà un campionato equilibrato davanti, per il terzo posto siamo in tanti. È difficile per tutti, ma il confronto al vertice sarà avvincente fino alla fine. Non c’è una favorita, anche se la continuità della Juve potrà fare la differenza. Menez è stato bravo, ho tante valide alternative. Ho cercato di inculcare nella testa dei miei grande convinzione, per giocarcela alla pari con la Roma. I miei sono stati bravi, hanno avuto gamba. Leggevo tanto e sembrava fossimo la vittima sacrificale del Natale della Roma, orgoglio e voglia hanno fatto sì che la mia squadra facesse una bella partita. Il capitano che negli spogliatoi ha detto che siamo diventati squadra è la più grande soddisfazione. Quarto posto fallimento? Quando ho iniziato ad allenare ho detto che il mio obiettivo è far tornare il Milan a vincere titoli, ma so da dove siamo partiti e dobbiamo fare di tutto per ottenere il massimo. Se questo sarà il terzo posto saremo felici. Cura-Menez? Nessuna cura, i meriti Menez se li deve prendere. Gli sono andato a parlare a Ibiza, quando si è prospettata l’occasione di prenderlo. Ho chiamato Ancelotti e Ibrahimovic e mi hanno detto di prenderlo, gli ho detto che l’avrei preso e mi ha detto che aveva capito i suoi sbagli e io ho capito che aveva voglia di rivalsa. Oltre ai gol ha un grande spirito di sacrificio, sta diventando un leader tecnico e comportamentale. Sarà un bel salto per lui. Penso di aver fatto quello che un allenatore deve fare. Honda? Mancherà molto, ha fatto tre mesi incredibili. Nel secondo tempo stava facendo un’altra grande gara, ci mancherà ma dobbiamo fare come abbiamo fatto per le assenze di Alex, De Scliglio e Abate, chi gioca fa bene e non li fa rimpiangere. Destro? È un giocatore della Roma, voglio parlare dei miei perché si meritano i miei complimenti. Parliamo di questo Milan che va elogiato per queste ultime due gare”.