Roma spuntata, Doumbia imputato

20.04.2015 21:40 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Roma spuntata, Doumbia imputato
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

85, 25, 24, 0, 0, 22, 90, 0, 15, 7. Non sono le chiamate di un croupier di un casino (anche perché i numeri della roulette arrivano a 36), ma l’elenco dei minutaggi di Seydou Doumbia con la maglia della Roma, quando disponibile. Arrivati al 20 aprile, anche al netto delle dichiarazioni di Walter Sabatini sull’opportunità dell’acquisto dell’ivoriano, questi numeri certificano quanto l’ex attaccante del CSKA Mosca sia un corpo avulso alla squadra e uno dei motivi per cui l’attacco giallorosso continua a stentare. Coppa d’Africa, arrivo dal campionato russo e conseguente periodo di riposo sono attenuanti che non reggono davanti a un rendimento più che scadente, con zero gol, zero assist e giocate utili che si contano sulle dita di una mano.

Di questo, oltre al rendimento generale della squadra, hanno sofferto anche singolarmente i compagni d’attacco: Totti è costretto a giocare molto di più di quanto un trentottenne dovrebbe fare, Ljajic si imbarca ancor più spesso in fumose azioni personali e Gervinho e Iturbe non hanno un riferimento centrale. Specialmente l’argentino, il cui campionato deficitario è comunque indipendente da quello dei compagni, era abituato a Verona a giocare con un centravanti come Toni, a cui ha servito diversi assist e che gli liberava spazi per le sue sortite personali; a Roma il numero 7 ha giocato pochissimo sia con Destro che con Doumbia, perdendo totalmente la bussola sul da farsi in un gioco che è l’opposto di quello che faceva con Mandorlini. Tornando all'ex CSKA, con sette partite da giocare e una squadra in queste condizioni appare difficile che l’ivoriano, buttato nella mischia da Rudi Garcia solo in totale assenza di alternative e spesso chiamato a svolgere un lavoro di costruzione che non gli compete, possa svoltare la sua stagione. 14 milioni di euro che potevano e dovevano essere investiti in un modo decisamente migliore, come testimoniato dal campo e, soprattutto, dalla classifica.