Roma-Lione 2-1 - La gara sui social: "Nella storia tutti rimontano tranne noi"

Non basta il cuore alla Roma, che batte il Lione 2-1, risultato insufficiente per qualificarsi ai quarti di finale di Europa League in virtù del 4-2 dell'andata. La gara si è messa subita male per i giallorossi, sotto dopo 15' grazie al gol di Diakhaby, praticamente uguale a quello segnato all'andata. Tuttavia, ci pensa Strootman a pareggiare l'incontro all'azione successiva. Nella ripresa, da una palla del neo-entrato El Shaarawy arriva l'autogol di Tousart che rimette in carreggiata la squadra di Spalletti. Nella mezz'ora finale, però, non arriva il guizzo vincente e l'Europa League svanisce mestamente, Al termine della partita, il popolo giallorosso, attraverso i più noti social network, ha commentato l’esito dell’incontro. Questa rubrica di Vocegiallorossa.it propone ai nostri lettori i pensieri a caldo dei tifosi capitolini. 

Vincere venendo eliminati è la più grande beffa che devono digerire i supporters giallorossi, in primis Davide "è la nostra storia... tanti rimpianti, tanta sfortuna, stadio pieno ma niente", pensiero condiviso da Giovanni "le stesse drammatiche sensazioni di ogni volta, lo stesso magone: è la storia dell'AS Roma". Un altro Davide commenta amareggiato "le rimonte, nella storia, riescono a tutte le squadre prima o poi, tranne che alla Roma", mentre Dalila assolve la squadra e si attacca alla sfortuna "rigori non dati, gol mangiati, traverse... sbaglio ma ci dice pure male eh", con Paolo che aggiunge "quando Alisson fa il miracolo sul 2-1 pensavo fosse un segno...". Matteo, invece, accusa alcuni giocatori "troppi non sono di livello, tipo Manolas o Peres, a centrocampo c'è poca qualità e nessun leader" con Marco che scrive adirato "ai preliminari di Champions fuori, agli ottavi di Europa League fuori, fallimento continuo anno dopo anno. Pallotta, se ci sei batti un colpo". Danilo addirittura si sarebbe augurato "di prendere il gol del 2-2 anziché uscire vincitori ma eliminati" con Ilaria che conclude "dobbiamo rialzarci per l'ennesima volta dal 1927: questi siamo noi".