La settimana dell'avversario - Lazio

25.05.2015 14:00 di Alfonso Cerani   vedi letture
La settimana dell'avversario - Lazio
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Il derby non è mai una partita come tutte le altre, specialmente a Roma, dove l'attesa si vive in maniera spasmodica e la trepidazione comincia ben prima della settimana antecedente alla partita. Se poi si aggiunge che le due squadre combattono per lo stesso obiettivo e, a due giornate dal termine del campionato, il successo di una potrebbe significare il fallimento dell'altra, allora la sfida assume i connotati dell'ultima battaglia, in stile Coppa Italia di due anni fa. Ma c'è un però, ed è legato alla debacle del Napoli allo Juventus Stadium. Alla Lazio infatti, così come alla Roma paradossalmente, potrebbe andar bene anche un pareggio, che la proietterebbe virtualmente in Champions League la prossima stagione. Il tecnico Pioli però non vuol sentir parlare di “biscotti” e in conferenza stampa ha tuonato: “Noi giochiamo assolutamente per vincere. Quando cominci a fare calcoli, cominci ad avere più rischi. Abbiamo la possibilità di superare la Roma, vogliamo sfruttarla”.

Per la squadra biancoceleste la settimana è stata, a dir poco, intensa con in mezzo una finale di Coppa Italia che ha visto la Lazio soccombere dopo 120 minuti di partita. Il gol di Matri ai supplementari ha regalato la vittoria alla Juventus dando un dispiacere all'ambiente e minando l'autostima dei giocatori, che dunque punteranno sulla voglia di riscatto contro la Roma. I 90 minuti si erano conclusi sull'1-1, dopo che Radu aveva fatto esplodere la Curva Nord nei primi istanti di gioco. E, proprio il rumeno sarà costretto a saltare la sfida per un'elongazione al polpaccio sinistro, rimediata durante la finale. Il maggiore candidato a prendere il suo posto di terzino è Lulic, uomo-derby in occasione della finale di Coppa Italia del 2013, quando al 71' fece impazzire di gioia i tifosi biancocelesti entrando nella storia della stracittadina. Per un uomo che dà forfait, uno che recupera, e non è uno qualsiasi. Lucas Biglia quest'anno ha preso in mano le redini del centrocampo laziale, lui che è vice-campione del mondo. L'argentino inizialmente sembrava poter recuperare anche per la finale di mercoledì, ma dopo la rifinitura ha dovuto alzare bandiera bianca posticipando il suo rientro al derby: una partita che, per stessa ammissione di Pioli, vale l'intera stagione. Le ultime da Formello riferiscono poi di un avvicendamento in porta tra Berisha e Marchetti, mentre l'attacco sarà tutto sulle spalle di Klose, con Djordjevic pronto alla staffetta nella ripresa.

Col senno di poi, viste le energie psico-fisiche profuse in occasione della finale di Coppa Italia, favorevole è stato lo slittamento della partita a lunedì, chiesto a gran voce dal popolo laziale e dal suo presidente, Claudio Lotito. Uno slittamento che ha diviso le opinioni, tra chi, come il presidente del Napoli De Laurentiis, si sente svantaggiato perché la stracittadina si giocherà conoscendo già il risultato degli azzurri, e chi, come Malagò, ha messo l'accento sull'iniquità della decisione. “È una scelta che mina la credibilità del sistema e mette le nostre strutture in difficoltà perché è un giorno feriale. Andava bene spostarla se tutti erano d'accordo; non se Roma, Napoli e Juventus non condividevano la scelta". Queste le parole al veleno del presidente del CONI, rinfacciate dal tecnico laziale Pioli durante la premiazione della Tim Cup. Ad avere l'ultima parola è stato però il presidente della FIGC, Tavecchio, il quale ha dichiarato: “L’alterazione dei calendari è un errore. Il derby di Roma alle 18? Io sarei rimasto col calendario esistente”. Lo spostamento della partita, inizialmente prevista per domenica alle 15, ovviamente non è andato giù neanche alla Roma e a Garcia, che in conferenza stampa ha ironizzato sulla data, chiedendo se fosse stata ulteriormente posticipata a martedì, visti i supplementari giocati dalla Lazio contro la Juve. Tutti particolari che hanno reso i giorni precedenti alla sfida ancor più infuocati, ma che fanno parte del gioco e degli sfottò che puntualmente imperversano prima di ogni derby che si rispetti.

Infine, una nota va spesa sulla coreografia mobile preparata dalla Nord: un affresco raffigurante la Coppa Italia rivisitata in stile Colosseo. Ma in serbo ci sono altre sorprese che coinvolgeranno non solo la Curva ma anche Distinti Nord e Tribuna Tevere. La Lazio avrà dunque il vantaggio di avere uno stadio in maggioranza dalla sua parte, giocando tecnicamente in casa, anche se nei derby si tratta di un vantaggio piuttosto effimero.