La settimana dell'avversario - Genoa

03.05.2015 09:00 di  Alfonso Cerani   vedi letture
La settimana dell'avversario - Genoa
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La prima di cinque finali che vedranno in campo la Roma in quest'ultima parte di campionato è contro il Genoa, battuto faticosamente all'andata col risultato minimo, 1-0. L'aspetto curioso è legato alla condizione con cui il Grifo arriva alla sfida: sia ora che cinque mesi fa infatti, i rossoblù affrontano la Roma in un gran periodo di forma. Gli ultimi risultati positivi, tre vittorie in quattro partite, hanno rimesso il Genoa in carreggiata per un posto in Europa e fare punti contro i giallorossi potrebbe significare sorpasso ai cugini della Sampdoria. Una situazione analoga a quella della squadra di Garcia, anche se la differenza è che tra Roma e Lazio c'è in palio un posto in Champions League. Le motivazioni per far bene dunque ci sono tutte e Gasperini in conferenza stampa ha suonato la carica ai suoi: “All'Olimpico ci aspetta la partita più complicata fra quelle rimaste. Arriviamo da due vittorie consecutive e credo sia la condizione migliore per affrontare questa tipologia di sfida".

Una defezione importante tra i padroni di casa sarà quella di Perotti, infortunatosi nella vittoria col Cesena e per il quale gli accertamenti hanno decretato la fine anticipata della sua, comunque ottima, stagione. L'assenza dell'argentino si è rivelata indolore nel turno infrasettimanale del Genoa contro il Milan. A San Siro i rossoblù hanno mostrato il loro lato migliore, evidenziando tutti i limiti strutturali del Milan di Inzaghi. Tre gol alla Scala del calcio non sono comunque facili da segnare e il merito va agli autori di queste reti: Iago Falque, Niang e Bertolacci. La partita contro i giallorossi interessa molti giocatori per diversi motivi. Uno è proprio il centrocampista scuola Roma, in comproprietà col Genoa, Andrea Bertolacci, individuato dalla società capitolina come potenziale cessione per fare cassa. In molti però, compreso suo padre Fabio, sognano di vederlo giocare con la maglia giallorossa: “So che è oggetto del desiderio di molte squadre anche all’estero ma, da papà, ho il sogno di vederlo a Roma. La scelta però spetta a lui. Per giocare con la Roma farebbe di tutto, anche il portiere", sono state le parole di Bertolacci senior. Anche Borriello potrebbe giocare uno scampolo di partita contro la sua ex squadra. Gasperini spera nella voglia di rivincita dell'attaccante che fino a gennaio faceva parte della rosa romanista. Un altro ex è Burdisso, che non sarà della partita a causa della squalifica inflittagli dal Giudice Sportivo. Ma, la vera rivelazione di questa annata per il Grifone è lo spagnolo Iago Falque che indica la ricetta per il finale di stagione: “Per puntare all’Europa occorre segnare tanto. Le assenze di Burdisso e Perotti sono superabili solo cercando di essere ancora più uniti”.

Le notizie da Pegli riferiscono di una squadra a lavoro con grande meticolosità per preparare la sfida. Nella giornata del Primo Maggio è stata disputata una partitella, suddivisa in tre tempi, contro la Primavera. Dopo la rifinitura il tecnico Gasperini ha pubblicato i nomi dei giocatori che prenderanno parte alla trasferta. Nella lista dei convocati è comparso anche il nome di Marchese, che comunque non scenderà in campo. Le preoccupazioni riguardavano invece De Maio, il quale ritroverà il suo posto in difesa dopo aver riposato contro il Milan. Ma, la settimana in corso è stata anche quella del ricordo di Franco Scoglio, il “Professore”, che il 2 maggio avrebbe compiuto 65 anni. Infine, una precisazione doverosa da parte della società riguardo un suo dirigente, Omar Milanetto, che per anni ha vestito la maglia del Grifone. Dopo l'arresto insieme al capitano della Lazio, Stefano Mauri, per la combine di Lazio–Genoa del 12 maggio 2011, la società ha voluto esprimere piena fiducia nell’operato del proprio dirigente, concludendo che “Omar Milanetto ha più volte ribadito di non aver mai visto e conosciuto in alcuna occasione il sig. Hristian Ilievski”, lo “zingaro” a capo dell'organizzazione che truccava le partite.