La gara vista dalla curva - Nel nome di Stefano e Cristian, la Roma archivia la pratica Cesena. VIDEO!

30.10.2014 21:20 di  Yuri Dell'Aquila  Twitter:    vedi letture
La gara vista dalla curva - Nel nome di Stefano e Cristian, la Roma archivia la pratica Cesena. VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

La Roma onora nel migliore dei modi la scomparsa di Stefano e Cristian De Amicis, padre e figlio deceduti nel terribile incidente stradale di ritorno dalla gara con il Bayern Monaco, superando per 2-0 il Cesena grazie alle reti di Destro e De Rossi.

In un clima decisamente meno caldo rispetto alla gara contro i tedeschi, la prima ovazione della serata è per Morgan De Sanctis, che consegna un mazzo di fiori a Luana De Amicis sotto la Curva Sud; in seguito, la Roma in segno di rispetto deciderà di non mettere musica al momento dell'ingresso della squadra in campo per il riscaldamento. Applausi anche per i piccoli giallorossi dei Giovanissimi Nazionali, laureatisi lo scorso anno Campioni d'Italia e presentati dallo speaker Matteo Vespasiani di fronte a tutto lo stadio.

Alla lettura delle formazioni, applausi per il rientro in campionato di Manolas dopo le due giornate di squalifica rimediate nella gara contro la Juventus e incoraggiamento anche per Cole, di nuovo sul terreno di gioco dopo l'orribile serata di Champions League.

Stavolta non c'è coreografia ma è emozionante e da brividi il tributo della Sud ai due tifosi giallorossi scomparsi: non appena il Sig. Tommasi fischia l'inizio della partita, dal settore più caldo dello Stadio Olimpico parte un lungo applauso scrosciante per due minuti, prima di sessanta secondi di silenzio e di altri due minuti di applausi che accompagnano un lungo striscione: "Gli dei hanno chiamato a sé l'angelo più bello ed il suo custode. Cristian e Stefano con noi!". Passata l'emozione, una manciata di minuti dopo Mattia Destro libera la gioia romanista siglando l'1-0 su assist di Gervinho. La prima frazione non regala molti sussulti ai 34000 presenti, con la squadra di Garcia che addormenta il gioco senza rendersi praticamente mai pericolosa ma allo stesso tempo senza concedere alcuna occasione agli avversari.

Il leitmotiv non cambia nella ripresa, la manovra giallorossa mantiene la propria solidità e Florenzi, subentrato a Iturbe, sfiora il raddoppio trovando la pronta risposta di Agliardi. I brividi, non per il freddo, arrivano su un colpo di testa di Almeida che sfiora l'incrocio dei pali ma a dieci minuti dalla fine sugli sviluppi di un calcio d'angolo è De Rossi che raccoglie la sponda di Yanga-Mbiwa e chiude la pratica.

Sugli spalti si vola con telefoni e radioline a Genova alla ricerca di aggiornamenti della gara della Juventus, ancora inchiodata sullo 0-0 contro la squadra di Gasperini, prima che un boato preceda il suono del "Goal" sul maxischermo e annunci la rete di Matri (in realtà siglata da Antonini), provocando il delirio all'interno del settore e allo stesso tempo in campo, con i giocatori informati di una marcatura che significa vetta della classifica a parimerito proprio con i bianconeri.