All'Olimpico vince la noia, Roma-Milan a reti bianche

21.12.2014 06:00 di Alfonso Cerani   vedi letture
All'Olimpico vince la noia, Roma-Milan a reti bianche
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews

Nella partita di cartello della 16^ giornata di Serie A, la Roma cerca la vittoria all'Olimpico contro il Milan per non perdere il treno scudetto e augurare Buon Natale ai tifosi. Garcia schiera il solito modulo a trazione anteriore; nel 4-3-3 trovano spazio, davanti a De Sanctis, Manolas e Yanga-Mbiwa, con Astori out per squalifica. Sulle fasce Maicon, che stringe i denti nonostante un dolore accusato nel riscaldamento, e Cholevas, graziato dalla Corte Federale dopo la squalifica rimediata nel concitato post partita di Genoa-Roma. A centrocampo De Rossi prende il posto di Pjanic squalificato; Nainggolan e Keita completano la linea mediana. In attacco panchina per Ljajic, con Florenzi in posizione avanzata di fianco a Totti e Gervinho. Tra gli ospiti, difesa titolare assente. Bonera viene spostato sulla fascia, i centrali sono Mexes e Zapata. In attacco tridente formato da Honda, Bonaventura e Menez.

La prima occasione è per il Milan dopo appena due minuti. Honda prima e Poli poi scaldano i guantoni di De Sanctis. Al quarto d'ora Gervinho è attaccato alle spalle dallo stesso Poli; l'arbitro fischia la punizione dal limite. Il tiro di Totti è deviato in calcio d'angolo dalla barriera. La prima frazione si gioca su ritmi bassi: gli attaccanti da ambo le parti sono imbrigliati bene dalle difese. Una delle rare occasioni capita sui piedi di Florenzi, ma la conclusione del numero 24 è deviata in calcio d'angolo. Sul conseguente tiro dalla bandierina, De Rossi non trova la coordinazione in area. Totti cerca ancora la gloria personale da calcio piazzato trovando attento Diego Lopez. Alla mezz'ora l'occasione migliore del primo tempo. Serpentina in area di Gervinho e tiro rasoterra, ancora Diego Lopez si disimpegna bene. Poco dopo la Roma reclama a gran voce un rigore per uno schiaffetto al pallone di De Jong. Al 38' un fulmine a ciel sereno: la saetta scagliata da Mexes dai 40 metri non coglie comunque impreparato De Sancts. Si va al riposo sul risultato di perfetta parità.

Nella ripresa la musica cambia, le due squadre cercano con più insistenza il gol del vantaggio. Dopo cinque minuti di gioco, Milan pericoloso. Honda fa da sponda per l'accorrente Menez, il quale va al tiro di prima intenzione trovando De Sanctis reattivo in una parata bassa. Passano altri cinque minuti e Poli cerca di sorprendere il portiere giallorosso dalla distanza calciando a lato. Ci prova anche Bonaventura in azione personale, ma De Sanctis si conferma il migliore dei suoi. La Roma mette il naso fuori dalla propria metà campo al quarto d'ora del secondo tempo: contropiede orchestrato da Keita, che scambia con Gervinho e serve Totti sulla sinistra; il passaggio d'esterno del Capitano non trova compagni di squadra. Al 65' esce Florenzi ed entra Ljajic. Poco più tardi Milan in 10 uomini. Keita prova il sombrero su Armero che interviene con la mano rimediando il secondo giallo della serata. Maicon si coordina bene per il destro al volo dopo un triangolo alto con Totti, ma la parabola è alta. Il Milan si copre inserendo Alex, mentre la Roma tenta il tutto per tutto con Destro al posto di De Rossi. E proprio il neo entrato chiede un altro rigore, dopo quello nel primo tempo, per una trattenuta in area di Mexes. Il forcing finale della squadra di Garcia produce un tiro alle stelle di Torosidis, che ha rilevato Maicon negli ultimi istanti di gara, e un'azione di Gervinho, culminata con un tiro lento e prevedibile per Diego Lpoez. Nel recupero ancora Gervinho prova a regalare una gioia ai tifosi, ma si perde nuovamente sul più bello, dopo un triangolo con Yanga-Mbiwa. El Shaarawy, subentrato a due minuti dal termine, timbra il cartellino con un tiro dalla distanza, facile per De Sanctis. Finisce a reti bianche una delle peggiori prestazioni della Roma quest'anno e la Juve torna così a tre punti di distanza.