Mainz, Curci: "Spero sia l'anno buono per la Roma. Garcia è molto preparato, purtroppo a Roma manca equilibrio"

07.10.2015 22:18 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Fonte: gianlucadimarzio.com
Mainz, Curci: "Spero sia l'anno buono per la Roma. Garcia è molto preparato, purtroppo a Roma manca equilibrio"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Ecco altre dichiarazioni di Curci riportate sempre dal sito gianlucadimarzio.com: "Sono stato a Roma per tantissimi anni e, anche se le cose ultimamente erano cambiate, mi sono lasciato benissimo sia con i compagni che con la società, senza nessun tipo di problemi. Tanti compagni mi hanno scritto quando sono andato via in estate, sia Lobont che De Sanctis mi hanno trasmesso la loro esperienza". A parlare ai microfoni del sito del giornalista esperto di mercato è Gianluca Curci, ex giallorosso ora al Mainz, in Bundesliga. "Mi sono trovato veramente benissimo anche a Bologna, purtroppo però non c'è stata la possibilità di rimanere dopo la retrocessione. Sarei voluto rimanere con loro anche in Serie B - ha aggiunto l'estremo difensore -, ma hanno fatto altre scelte. E' andata così, ma non butto via nulla. Da ex giallorosso, anche un giudizio sulla Roma di quest'anno: "La vedo bene, è evidente che sia un'ottima squadra. Purtroppo il problema non è la squadra in sè: se fai un pareggio e una sconfitta ti criticano, poi magari ne vinci due e sei da scudetto. Il problema di Roma è questo, comunque speriamo che sia l'anno buono, parlando da tifoso. Curci, infine, parla anche di Rudi Garcia, suo allenatore nella passata stagione: "Ho avuto la fortuna di conoscerlo e posso dire che davvero tanti pregi: quando ti deve dire qualcosa lo fa sempre di persona, anche se ti deve criticare. Questa è una cosa molto positiva per un allenatore del suo calibro. Tatticamente è preparatissimo, gli allenamenti sono incredibilmente curati. E' molto meticoloso, purtroppo a Roma appena possono mettono il coltello nella piaga invece che sostenerlo. L'unico difetto di Roma e della Roma è sempre stato questo qui: quando vai bene sei un fenomeno, quando non giochi bene ti mandano via. Manca equilibrio".

 

18:38 - Trasferitosi al Mainz questa estate, Gianluca Curci è tornato a parlare attraverso una lunga intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com:

"Mi sento bene, è una realtà diversa dall'Italia questa tedesca. Per esempio: quando è finita la partita, per loro è finito tutto. Ogni aspetto del calcio è molto più tranquillo e si vive con serenità. Cosa mi ha spinto a venire? A Roma ho terminato il contratto, sapevo che in Italia era difficile trovare squadra e infatti è stato così. Poi, onestamente, ho sempre voluto provare un'esperienza all'estero ed è capitata questa a Mainz. Non ci ho pensato due volte. Sono venuto qui qualche giorno prima di firmare il contratto, volevano conoscermi. Sono stati veramente disponibili, mi hanno presentato lo stadio e il centro di allenamento della squadra. Mi hanno mostrato dove mi sarei allenato e dove avrei giocato. E questo mi ha fatto molto piacere: non è usuale che un allenatore e un Direttore Sportivo vengano a parlarti prima anche di comprarti. Karius? È un buonissimo portiere, è giovane e ha già esperienza. Potrà crescere ancora e magari ambire a palcoscenici di ottimo livello: sta a lui migliorare e dimostrare quello che vale, perché vale. Schmidt? Non conosco gli altri allenatori tedeschi ma è un uomo che dà entusiasmo. Pretende che tutti gli allenamenti siano fatti a duemila, ti trasmette una voglia incredibile. E negli esercizi c'è da dire che tutti hanno voglia di faticare, merito dei ragazzi ma soprattutto suo. Qui non esistono titolari, tutti sono in discussione ogni settimana. Se uno va forte in allenamento gioca, se non vai benissimo finisci in panchina. Quando sono arrivato al primo allenamento mi sono detto se fossero tutti così forti. Hanno tecnica individuale, velocità e automatismi consolidati. Ovviamente Yunus Malli (classe 1992, già 6 gol in Bundesliga quest'anno) ora come ora dà più nell'occhio, ma c'è sempre chi lo aiuta sia in attacco che da dietro. Bell e Brosinski, per esempio, mi hanno fatto una grande impressione. Se mi aspettavo questo ambiente? Immaginavo fosse così qui, quando si gioca in Germania lo si sa: ci sono sempre questi stadi non enormi ma con 30-40 mila spettatori costanti, tutti attaccati al campo. A Mainz abbiamo 30-32 mila spettatori di media, in una città di 250 mila abitanti. È tantissimo, sono quasi tutti allo stadio".