Roma - Inter 1979: rigore di Di Bartolomei, si arrende l'Inter capolista

20.01.2013 10:00 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Roma - Inter 1979: rigore di Di Bartolomei, si arrende l'Inter capolista
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

“Cerchiamo il posto che ci spetta, ma non riusciamo proprio a capire quali sono le grandi” commentò ironicamente il presidente Viola dopo la vittoria sull'Inter prima in classifica. Nelle sue parole la chiara intenzione di riportare in alto la società capitolina e poter presto sfidare lo strapotere delle città del nord. Era la fine del decennio settanta, anni in cui la Roma dava il meglio di sé proprio contro le prime della classe. Ricordiamo, nella stagione dei record 1976 – '77, la squadra di Anzalone come l'unica compagine capace di sconfiggere le due torinesi, assolute dominatrici del torneo. L'epoca della Roma “ammazzagrandi”, però, stava per terminare grazie all'avvento del presidente Dino Viola. Per il futuro senatore fu, quel 1979 – '80, il primo anno da comandante in capo della sua Roma. In quell'annata gli uomini del  rientrante mister Liedholm alternarono grandi imprese ad improvvisi black-out , ma le indicazioni per sperare in un futuro florido erano evidenti. Il ritorno di Bruno Conti da Genova, l'acquisto di un giovane promettente come Carlo Ancelotti, il gioco del “barone” e la passione unita alla lungimirante capacità progettuale dell'ingegner Viola costituivano una garanzia per il tifoso romanista. Si visse così il primo  “anno di transizione” alla cui conclusione verrà messo a segno un colpo di mercato che si rivelerà determinante per la rinascita dei colori giallorossi: l'arrivo nella capitale di Paulo Roberto Falcao. Nel campionato successivo la Roma tornò finalmente a lottare per il titolo, dopo lustri di torpore e promesse deluse.
Per l'inter del presidente Fraizzoli e di mister Bersellini quella dell'Olimpico fu la prima sconfitta di un torneo che la vide cogliere il successo finale. Seguirono, nel girone di ritorno, la battuta d'arresto contro la Juve e l'indolore stop interno dell'ultima giornata con il sorprendente Ascoli di Costantino Rozzi, a titolo già conseguito.
Si giocava il 13° turno della stagione 1979 – '80, era il 16 dicembre 1979.

LA GARA La Roma schiera: Tancredi, Maggiora, De Nadai, Rocca, Turone, Santarini, B. Conti, Di Bartolomei, Pruzzo, Giovannelli, Ancelotti. L'Inter risponde con: Bordon, Canuti, Baresi, Pasinato, Mozzini, Bini, Caso, Marini, Altobelli, Beccalossi, Muraro. Arbitro designato il signor Menicucci di Firenze. Roma subito pericolosa con Ancelotti che, libero e da posizione centrale, colpisce male spedendo a lato. Passano pochi minuti ed è Pruzzo di testa a sfiorare nuovamente il vantaggio. Inesistente l'attacco nerazzurro. 35° palla da Ancelotti a Pruzzo a centro area, Mozzini lo contrasta. Esce Bordon, Pruzzo lo evita ma il portiere lombardo afferra una gamba del romanista. Dovrebbe essere rigore, ma l'arbitro lascia correre. Termina il primo tempo a reti inviolate. Inizia la ripresa con i nerazzurri più vivaci. In un paio di occasioni viene impegnato Tancredi. 16° la svolta. Giovannelli sulla sinistra, palla al centro per Pruzzo che scivola nel tentativo di controllare. La palla, sfuggita, viene addomesticata col braccio da Mozzini, questa volta è rigore. S'incarica della trasformazione Di Bartolomei che con un preciso rasoterra infila il meritato vantaggio giallorosso. La gara diventa frenetica ma le idee sono confuse. Nella Roma al 27° Scarnecchia prende il posto di Rocca mentra nell'Inter Ambu rileva Mozzini al 32°. Nulla più fino al termine, 1-0 il punteggio finale.