Beretta-Luis Enrique, sfida tra delusi: analisi, statistiche e precedenti

13.05.2012 14:00 di  Simone Francioli   vedi letture
Beretta-Luis Enrique, sfida tra delusi: analisi, statistiche e precedenti
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Senza nessuna posta in palio, data l’irraggiungibilità di Napoli e Inter a quota 58 punti, la Roma chiuderà questo pomeriggio la stagione 2011/2012 andando a giocare al “Manuzzi” di Cesena contro i ragazzi di Mario Beretta, già retrocessi da alcune settimane. Il tecnico milanese torna a contendere i tre punti ai giallorossi dopo tre anni e mezzo: l’ultimo confronto risale al novembre 2008, quando i capitolini di Spalletti espugnarono Lecce con risultato finale di 0-3 (Juan, Totti e Vučinić in goal). Di seguito analisi, precedenti e statistiche dei salentini e dell’allenatore lombardo:

Palmarès: nessun campionato vinto, così come le promozioni raggiunte.

Bilancio generale contro la Roma: 1 vittoria, 1 pareggio, 5 sconfitte; 7 reti marcate e 16 subite ( Siena, Chievo, Parma e Lecce). Media punti conseguita: 0,57.

I precedenti: Beretta esordisce dinanzi alla Roma in data 16 gennaio 2005, quando alla guida del Chievo riesce a bloccare i giallorossi sul 2-2 al “Bentegodi”  (doppio Montella). L’anno seguente è sulla panchina del Parma, con il quale raccoglie due sonore sconfitte (0-3 al “Tardini” e 4-1 nella Capitale). A Siena riesce a ottenere la prima affermazione: dopo le due battute d’arresto dell’annata ’06-’07, vince agevolmente 3-0 la sfida del “Franchi” giocatasi il 3 febbraio 2008. Quindi l’ultimo trascorso da coach del Lecce: 0-3 a favore dei ragazzi di Spalletti.

La Tattica: due i moduli in ballo per fronteggiare la Roma. Il primo, nonché più utilizzato da parte di Beretta, è il 5-3-2 (in realtà un 3-5-2 in fase d’avanzamento), scacchiere tattico che ha portato quattro sconfitte nelle ultime quattro gare disputate. L’altra opzione, più plausibile, è il 4-3-1-2: quattro dei sei punti raccolti dal tecnico milanese sono arrivati quando la squadra è stata allineata con il centrocampo a rombo. E vista la penuria di mediani a disposizione di Beretta, è ipotizzabile pensare che sarà proprio quest’ultima soluzione a essere scelta.
Retroguardia a quattro quindi, con la coppia centrale che sarà formata dal nazionale svizzero Von Bergen e Moras, mentre sugli esterni dovrebbero giostrare il rientrante Lauro a sinistra e Ceccarelli dall’altro lato. In caso di forfait dell’ischitano, sarebbe Ceccarelli ad adattarsi nel suo ruolo, con Comotto promosso titolare sull’out di destra. Sia in caso di 5-3-2 che di 4-3-1-2, il compito di dare ampiezza al gioco romagnolo spetta a loro, pur non essendo particolarmente dotati né per quel che concerne la rapidità né tantomeno in tecnica.
Vertice basso del rombo di centrocampo sarà presumibilmente il classe ’93 Arrigoni: sarà indisponibile difatti il perno della mediana cesenate, Colucci, e di conseguenza dovrebbe essere il figlio dell’ex allenatore dei bianconeri a gestire le azioni della squadra. Il giocatore già in passato ha ricoperto con discreta personalità il ruolo e Beretta avrà così l’opportunità di dargli minuti preziosi per fare esperienza. Tutt’altro che inesperta altresì il duo di interni che stazioneranno poco più avanti: Guana e Parolo si occuperanno di offrire al proprio team capacità d’interdizione e qualità nella costruzione del gioco. Grande corsa specialmente per il secondo, autore di un’ottima annata nella scorsa stagione ma che quest’anno ha avuto più di qualche difficoltà a riconfermarsi ad altissimi livelli. Per lui 98 tackle effettuati con successo nel torneo e primo anche per intercettazioni positive nell’undici romagnolo (76). A fare da rifinitore e garantire così palle giocabili per gli attaccanti sarà Santana: l’impatto non è stato dei migliori in questa sua esperienza, ma il livello tecnico è sicuramente tra i più elevati nelle fila dei padroni di casa. Attenzioni alle sue conclusioni dalla distanza: l’argentino prova spesso la soluzione personale e difatti è colui (ad eccezione degli attaccanti) che tira con maggior frequenza verso lo specchio della porta. Pur non essendo al massimo della forma, rimane comunque un avversario pericoloso da affrontare nell’1 contro 1.
I problemi principali giungono invece dall’attacco: sono fuori le stelle della squadra, Mutu e Iaquinta, con Beretta che dovrà affidarsi di nuovo a Malonga o il giovane Filippi per affiancare Rennella. Le statistiche sono impietose: senza il romeno (otto marcature e un assist), Iaquinta (1+1), Candreva (ceduto alla Lazio, aveva realizzato due reti e tre assist) e Eder (ora alla Sampdoria, 2+1), sono Santana e Rennella gli unici giocatori offensivi ad essere andati a segno finora (tre goal in due). Il francese ex Grasshoppers  è parso molto acerbo nelle sue apparizioni sino a questo momento, mentre Malonga, pur avendo notevoli qualità atletiche, sembra lontano dall’essere un cecchino d’area di rigore (nessuna realizzazione in stagione, appena due in 23 match nel passato campionato). Mattia Filippi, classe ’93, resta l’unica alternativa nelle mani di Beretta: il giovane, dopo gli spezzoni concessigli contro Bologna, Udinese e Novara, potrebbe guadagnarsi la prima partenza da titolare della carriera in Serie A.
Come già accennato, è il 5-3-2 l’altro possibile schieramento del Cesena: in questo caso, dentro Benalouane a completare il trittico centrale e fuori Arrigoni, con l’arretramento di Santana sulla linea degli interni di centrocampo.

Dati rilevanti Cesena:

- Appena quattro le vittorie ottenute: nessuno ha fatto peggio tra le 119 squadre professionistiche italiane.
- 0,594 punti a partita: anche in questo caso, è il peggior dato dalla Serie A alla Lega Pro 2.
- 22 reti marcate: peggior attacco del torneo
- Vittoria che manca da 19 incontri: in Europa, attualmente, peggio solo Albinoleffe (22), Mioveni (Romania, 25) e Diagoras Rodos (Grecia, 26).
- Differenziale di -9 tra primi e secondi tempi: dopo la Roma (-11), è l’undici che ha perso più punti nel corso dei secondi 45 minuti di gioco.
- Team che tira meno in porta: 3.7 le conclusioni nello specchio per match.
- % di Pericolosità: 35.5, dato che colloca i cesenati all’ultimo posto della graduatoria.
- Solamente 236 minuti trascorsi con il punteggio a favore: peggior dato del torneo.
- Squadra più rimontata del campionato: nelle 8 circostanze in cui è passata in vantaggio, il Cesena ha chiuso con 4 vittorie e 4 sconfitte. Oltretutto, è uno dei 3 team (Udinese e Cagliari le altre) che, viceversa, non ha mai ribaltato un risultato a sfavore: è accaduto in 23 occasioni, con incontri conclusisi poi con 19 sconfitte e 4 pareggi.
- 11 i giocatori romagnoli andati in rete, dato più basso del campionato.
- 3 le segnature (esclusi i rigori) nate da calci piazzati: insieme al Chievo, è la squadra meno cinica sotto questo punto di vista.
- Il 60% delle conclusioni degli uomini di Beretta arrivano dalla lunga distanza: è la squadra che tenta più spesso la soluzione da lontano.
- Peggior ratio tiri/reti della Serie A: 6.9%.
- Squadra che tiene più possesso palla nella propria trequarti: il 31% del tempo effettivo.

Goleador Roma vs Cesena:

Totti 2
Borini, Juan e Pjanić 1

Goleador Cesena vs Roma:

Iaquinta (Udinese e Juventus) 7
Mutu (tra Parma, Juventus e Fiorentina) 6
Martínez (Catania) 1

BERETTA IN CONFERENZA: "La Roma gioca molto bene, ha un ottimo possesso palla e appena ne ha la possibilità, con la qualità dei loro giocatori, riesce a sfondare. Sicuramente bisogna dare un po' di tempo ai tecnici per cambiare una filosofia di gioco differente rispetto a quella che c'è sempre stata in Italia: la Roma ha avuto alti e bassi, ma un anno non basta, soprattutto cambiando molti giocatori".