Luis Enrique: "Oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra vera. Il mio futuro? A fine stagione decideremo il da farsi con la società"

28.04.2012 23:16 di  Claudio Lollobrigida   vedi letture
Luis Enrique: "Oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra vera. Il mio futuro? A fine stagione decideremo il da farsi con la società"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Luis Enrique a Sky

"Differenza tra i due tempi? Sempre difficile sapere se ci sono meriti o demeriti. Primo tempo brillante, nel secondo è stato difficile anche per merito loro. Confermato da Baldini per la prossima stagione? Non ho una posizione definitiva, il futuro della Roma è a Verona la prossima partita e io ci sarò almeno fino alla fine del campionato. Perlerò con la società e vedremo di fare qualcosa. Primo tempo della speranza e secondo un'altra squadra? Credo sia stato così, abbiamo fatto partite non all'altezza, il calcio è così. Oggi i giocatori si sono messi a disposizione e hanno fatto un gran primo tempo. Nel secondo blocco normale per via della situazione. Marquinho e Simplicio? Tutti e due sono stati bravi, ma oggi voglio parlare di tutti, anche di chi non ha giocato perché si è vista la mentalità di una squadra vera. Dispiace non aver vinto, ma il pareggio è giusto. Soffriamo gli inserimenti da dietro? Succede spesso, mettiamo tanta gente davanti al pallone ed essere cattivi, ma quando perdiamo il pallone in modo ingenuo è pericoloso. Da dove nasce incertezza per il futuro? Aspetterò tranquillamente cosa fare e vedremo. Ora mi interessa solo la squadra e fare più punti possibili. Villanova al Barcellona? Mi fa piacere, è una persona preparata e spero abbia molta fortuna. Baldini ha detto che sono stanco? Magari mi fermo, non si sa mai".

Luis Enrique a Rai Sport

“La scena di Totti alla fine? Ero dentro lo spogliatoio quando è successo, non ho visto nulla. Mi farebbe piacere aver vinto la partita”. Dopo aver visto le immagini mostrategli: “Non so cosa dire, i ragazzi sono stati bravissimi in questa situazione creata da noi. Non credo fosse solo Francesco, c’erano tutti. Mi fa piacere vedere la sintonia tra giocatori e tifo, è importante. Sostituzioni indovinate, se voglio dire qualcosa dopo le critiche? Quali critiche? Nessuno critica. (ironico, ndr). Oggi manca un giorno di meno per allenare la Roma. Sono tranquillissimo, oltre a Baldini e lei (riferito a Cucci, ndr) c’è anche mio padre che mi segue, siete in tre. Fa piacere sentire Baldini parlare così, sono qua perché lui ha parlato con me 9 mesi fa e sono qua perché mi ha convinto a restare. Sa che cosa cerco di fare, come lavoro, alla fine non dimenticare che questo è un lavoro che dipende dai risultati. Il secondo tempo? C’è il rischio sempre di fare un buon primo tempo e di calare nella ripresa. La situazione era pesante, i ragazzi hanno cercato di vincere e abbiamo sbagliato tante palle goal. Un po’ per la bravura dell’avversario e un po’ per il nostro calo, questi i motivi. Ho cercato di mettere Tallo, purtroppo non siamo riusciti a vincere, il pareggio non mi piace. L’addio di Guardiola? Non me lo aspettavo, pensavo che lui continuasse. Lui fa tutto con il cuore, sono sicuro che ritornerà più presto di quello che lui pensa. Io al posto suo? Sono estraneo a queste cose, penso al presente e sono soddisfatto di vivere questa avventura a Roma”.



Luis Enrique a Mediaset

"Baldini mi ha confermato anche per la prossima stagione? Non sono contento perché volevo vincere questa partita, i giocatori ci tenevano perchè sanno che in questa stagione volevano fare felici i tifosi. Avevo chiesto una prova d’orgoglio.? Si, si si, io la vedo ogni giorno la reazione, oggi li ho visti fare di tutto per vincere la partita, ma di fronte c’era uno squadrone con grandi attaccanti. Continuiamo, l’obiettivo è avere più punti possibili. Quanti giocatori potrebbero servire per la mia Roma ideale? No. non posso quantificarlo, nel calcio non esiste il futuro, il futuro è martedi a Verona. Che effetto mi ha fatto la contestazione e le parole di Baldini che ha detto che piuttosto andrebbe via lui? No, non avevo visto l’immagine di Totti sotto la curva, ero nello spogliaotoio. Francesco  persona è più grande del Francesco calciatore, non si nasconde mai. I fischi? Il nostro lavoro è onorare la maglia. Stasera avete presi molti contropiedi? Noi pensiamo di essere sempre più veloci possibili, ma alcune situazioni diventano difficili da controllare, ci hanno pareggiato quando ci siamo allungati, ma oggi abbiamo preso ripartenze per errori nostri nel possesso palla ma non ho niente da dire ai giocatori. Giocavamo contro tre grandi attaccanti e oggi siamo stati bravi, ci sono cose da migliorare. Quante possiblità per il 3° posto? Non tante, ci sono scontri diretti, cercheremo di fare più possibili, siamo stati lontani dal 3° posto per tanto tempo nella stagione, è difficile ma ci proviamo".

Luis Enrique a Roma Channel

“Non era una gara semplice non solo per l’avversario, ma anche per la sconfitta che ha deluso i tifosi. Abbiamo fatto un bel primo tempo e abbiamo sprecato tanta energia e nel secondo invece loro si sono messi più avanti e forse è mancata la forza che serviva. Poi la squadra si è allungata e loro hanno giocatori di grande livello. Abbiamo sofferto il secondo gol poi ci siamo rialzati e fatto di tutto per pareggiare. I cambi? Bojan ha fatto una bella gara, Tallo ha giocato tre giorni fa e oggi e sembra abbia molta esperienza già in serie A. Simplicio è sempre una garanzia, dà una prestazione sicura e ha fatto gol di grande qualità. Gli allenatori si devono giudicare per i risultati, non sono venuto qua vendere niente. Vorrei lavorare in un posto vicino ai giocatori e qui lo faccio, ho cercato di fare ciò che credo sia giusto. Sono venuto qua perché Baldini mi ha detto ciò che potrebbe essere questo viaggio e non mi sono pentito. Sapevo che era una piazza non facile per la passione e il tifo molto sentito. Mancano 3 gare in poco tempo, poi parleremo di soluzioni e problemi. Chievo? E’ stata una squadra dura da battere nel girone di andata, poi in trasferta siamo in difficoltà, ma vogliamo recuperare la fiducia nei tifosi e fare più punti possibili.