Gago: "Terzo posto? Possiamo farcela. Futuro? Voglio rimanere qui". FOTO!

04.04.2012 12:26 di Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Alle 12.30 Fernando Gago ha parlato in conferenza stampa a Trigoria. Vocegiallorossa vi propone la diretta testuale e fotografica dell'evento.

Il campionato sembra voler aspettare la Roma per il terzo posto, ci credete?
"Scusatemi se parlo in spagnolo, sto cercando di migliorare in italiano. Matematicamente possiamo farcela e cogliere questa occasione. Mancano ancora delle partite, dobbiamo pensare ad una gara alla volta. Ho giocato la Champions e so quanto sia importante".

Come vi spiegate i continui errori in difesa?
"Ci sono problemi in attacco così come in difesa. Dobbiamo migliorare ma è un processo lungo, non si può imparare in soli sei mesi, stiamo assimilando comunque il sistema di gioco".

Sei stato sempre in grandissime squadre. Che sensazioni hai nel passare da un club di prima fascia ad uno che sta crescendo ma che non è tra i primissimi posti?
"Ho avuto la fortuna di giocare in club importanti in Argentina e Spagna. E' vero che come palmares la Roma non è in prima fascia ma ha comunque un fascino particolare. Qui ha giocato anche Batistuta e in Argentina è molto seguito. Per il futuro vedremo, ho parlato già con chi dovevo parlare, ora penso solo a far bene".

Sei passato dalla cultura del Real ad un modello Barça, c'è così tanta differenza?
"Ogni club ha una propria identità. E' difficile fare paragoni, ogni squadra ha un'idea calcistica. Il Barcellona ha un gran possesso palla, il Real è più diretto ma è difficile fare paragoni".

Vuoi restare alla Roma?
"Sì, sì, non ho alcun problema ma non dipende solo da me. Ci sono altre due parti in causa: la Roma e il Real".

Suarez?
"Lo conosco da tanti anni, è molto forte, fa la differenza. Da qui ai prossimi mesi ci saranno molte indiscrezioni di mercato; ad oggi è del Liverpool, poi in futuro si vedrà".

Sembra tu sia più a tuo agio da intermedio di centrocampo e meno davanti alla difesa.
“Ad essere sincero se il mister mi chiedesse di giocare in porta lo farei, mi alleno sempre per dare il mio contributo. Spesso ho giocato davanti alla difesa ma anche da interno e anche questo ruolo mi piace".

E’ più facile che l’Argentina vinca il prossimo mondiale o la Roma lo scudetto?
“Il calcio è imprevedibile, magari potrebbero avverarsi entrambe le ipotesi. Se resterò qui l’anno prossimo farò tutto il possibile per vincere lo scudetto, ma non mi piace guardare troppo lontano e dobbiamo procedere un passo alla volta”.

Per lei sarebbe un fallimento non giocare la Champions o era in conto non raggiungere questo obiettivo?
“Quando sono arrivato sono arrivato per vincere tutte le partite. Siamo ancora in corsa per la Champions, dipenderà dai risultati ma i risultati dipendono anche dal tempo. La Champions ora è più vicina ma dipende da noi; siamo una squadra molto giovane ma con il giusto mix di veterani possiamo fare dei progressi più in fretta”.

Dove rinforzeresti questa squadra e quali sono i punti forti della Roma?
“La nostra rosa è molto buona e come ho già detto non mi piace guardare molto lontano; qui ci sono giocatori consacrati ma anche giovani brillanti che avranno un grande futuro. Queste decisioni comunque spettano alla dirigenza; se c'è un progetto questo deve andare di pari passo con i risultati”.

La differenza tra Barcellona e Milan dipende solo da quel rigore non dato ai rossoneri?
“Non mi piace parlare delle squadre in cui non gioco; ho visto la partita, sono due grandi squadre che giocano in modo diverso e non è un rigore a fare la differenza”.

Sul calcioscommesse.
“Non ho mai vissuto nulla del genere, non sono molto informato a riguardo. È evidente, però, che è una cosa che fa molto male al calcio e allo sport in generale”.

Hai segnato poco in carriera malgrado le tue doti, perché?
“Spero di poter migliorare, mi piace crescere. Spesso ho giocato in posizione più arretrata, ultimamente invece gioco più avanti e quindi ho delle occasioni in più per fare gol. Mi piacerebbe segnare ma prefereiso fare gli assist ai compagni”.

C’è una partita che ad oggi può segnare un grande rimpianto e che vorresti rigiocare?
“Tutte le partite sono difficili; d'ora in poi saranno tutte finali, non importa chi abbiamo di fronte. Dobbiamo avere la stessa determinazione dimostrata domenica. Contro il Novara abbiamo ribaltato il risultato pur restando fedeli al nostro gioco”.

Fernando Gago
Fernando Gago
Fernando Gago
Fernando Gago
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