Luis Enrique: "La Roma ha un'identità, dobbiamo lavorare sui nostri errori. De Rossi? Non so se potrà giocare". AUDIO!

03.02.2012 11:31 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Di seguito le parole di Luis Enrique alla vigilia della sfida contro l'Inter.

Più complicato affrontare l'Inter dopo la sconfitta di Cagliari?
"No, no. E' sempre una partita importante. La cosa buona è che, dopo una sconfitta, possiamo subito rigiocare ed è un'opportunità per noi e faremo il possibile per vincerla. Non scopro io l'Inter. E' una squadra fortissima, con grandissimi calciatori, è migliorata tanto. Sarà una gara difficile. Noi avremo il possesso palla ma le loro ripartenze saranno molto pericolose".

Cosa si rimprovera della sconfitta di Cagliari?
"Ogni partita mi chiedo dove io possa migliorare, non solo nelle sconfitte ma non posso farlo in pubblico".

Vedi qualcuno un pochino più fragile psicologicamente in questo momento?
"No, sarebbe troppo facile per me. Devo fare il meglio per questa squadra, continuo ad essere ottimista vedendo come si allena la squadra ogni giorno. La Roma ha già un'identità, questa è già una vittoria. Se non facciamo il 100%, se non stiamo attenti ai dettagli, possiamo essere facilmente battuti. Continuo a pensare che la squadra sia sulla strada giusta".

La Roma è avanti in tutte le statistiche all'Inter ma i nerazzurri sono avanti in classifica. Perché?
"Nei numeri siamo stati superiori al Cagliari ma abbiamo perso entrambe le gare. Noi abbiamo un'identità, al momento siamo lontani dalla vetta della classifica ma chissà cosa dirà il futuro. In molte partite siamo stati superiori all'avvarsario ma abbiamo fatto degli errori che hanno determinato la sconfitta. Io sono contento perché vedo un'identità".

Dopo le recenti sconfitte la Roma rischia di fare una stagione anonima?
"Non lo so, avevo predetto due gol per Lamela e non è accaduto, è meglio che non parli di obiettivi. Io credo che faremo molto meglio da qui alla fine della stagione".

In difesa cambia molti uomini, qual è il problema?
"Per me il problema sarebbe avere 11 titolari. Io ne voglio 21-22. Se avessi solo 11 titolari non avrei una squadra, io voglio una squadra. So bene chi siano i giocatori che stanno meglio e chi possa giocare ogni tre giorni. Devo però guardare alla totalità della stagione. Capisco che voi non sia facile capirlo ma so cosa sto facendo".

Lei cambia però di più in difesa che a centrocampo...
"Magari questa settimana farò l'inverso".

La Roma è andata in svantaggio 8 volte, 7 volte ha perso poi. C’è un problema caratteriale?
“Lavoro ogni giorno per migliorarci. Contro il Cagliari è stato un match dove abbiamo recuperato, eravamo andati sull’1-2 dallo svantaggio. Purtroppo non abbiamo mantenuto lo stesso livello. Dopo il vantaggio ho visto una squadra rilassata e non deve essere così. L’avversario è stato bravo e siamo andati nuovamente sotto. Il Cagliari ha fatto un ottimo lavoro difensivo. Facciamo errori importanti”.

Questa squadra è in grado di dare sempre il 100% ogni 3 giorni?
“Sì. Guardate la Juventus, gioca sempre al 100 per cento, sanno che se il loro livello scende vanno in difficoltà. Un livello fisico altissimo e una tecnica buona. Anche il Barcellona ha bisogno di essere al 100 tutte le partite. Un altro discorso è quando la partita finisce, noi purtroppo non siamo in questa situazione. L’intensità, fare tutto al 100%: è quello che ti farà diventare grande. Abbiamo bisogno di uno sforzo di squadra, è una questione di regolarità, di concentrazione. Ci sono dei momenti dove dobbiamo soffrire“.

Lei ha ammesso di esser deluso dopo Cagliari. Che ha insegnato la trasferta di Cagliari: la squadra è immatura, ha visto che solo con due difensori in Italia non si può giocare o altro?
“Siamo stati in grado di giocare 25 minuti incredibili, però non riusciamo a farlo tutta la partita. Io penso come posso migliorare la squadra, in tutti gli aspetti importanti del calcio. Ho tantissima fiducia in loro. Possono farlo. Io so perché caliamo, però non voglio dirlo pubblicamente“.

Domani Roma-Inter, affrontiamo forse la più esperta del campionato. Può essere una difficoltà per la Roma, molto giovane, questo livello di personalità? E’ immatura ancora?
“E’ un discorso diverso, non siamo quasi mai d’accordo. Quando vinciamo non è che i giovani sono bravi e quando perdiamo non lo sono. Una squadra è molto di più, se vinciamo e perdiamo siamo tutti, giovani, anziani e allenatore. La squadra al di sopra di tutto, nessun errore singolo. Contro l’Inter mi aspetto una partita difficile, finora abbiamo sempre avuto l’appoggio della tifoseria, anche se qualche volta non l’abbiamo meritato. Dobbiamo andare senza paura vista la fiducia che ci danno. Diventa una sfida per la squadra“.

Che tipo di avversario è l’Inter? Crede che sia il peggiore che potesse incontrare in questo momento? Cosa pensa di Ranieri e del suo gioco?
“Non credo che sia la peggior squadra, è un team importante, hanno fatto dei miglioramenti. All’inizio era in chiara difficoltà e ha migliorato, ultimamente non ha i risultati a cui erano abituati. Questo discorso per noi non è importante, qualsiasi squadra può metterci in difficoltà. Ranieri è di un livello altissimo, lo conosco anche per il suo lavoro in Spagna. So del suo rapporto con la Roma, non posso che parlare bene di lui. Ma non so come lavora, non ne posso parlare. Ma il suo valore è fuori da ogni discussione “.

Ranieri?
“Bravissimo allenatore“.

De Rossi è in condizione per giocare dal 1° minuto? E nel caso, è in grado di reggere i 90 minuti?
“Domande difficili. Non lo so ancora, ha fatto un lavoro fisico fuori dalla squadra per l’infortunio. Lui ha fatto gli ultimi due allenamenti, vedremo come si sente. Non so se riuscirà a giocare per 90 minuti“.

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